Arabian Dreams: creiamo insieme un’avventura per D&d 5e: le città #2

Benvenuti nel secondo episodio della nostra rubrica creiamo insieme un’avventura per D&d 5e! Nella prima puntata (che se vi siete persi trovate qui) abbiamo gettato le basi della nostra ambientazione. Nello specifico, abbiamo visto come sviluppare un mondo partendo dalla mappa, e quali dettagli integrare per dargli consistenza.

In questa seconda puntata parliamo invece di città, di come crearle e soprattutto di come renderle vive e tangibili per i nostri PG. Quando si crea un’ambientazione – sia questa pensata per una campagna lunga o per una breve avventura – è innanzitutto essenziale avere ben chiaro quali saranno i luoghi che i PG visiteranno.

Foreste, montagne, mari e pianure sono utili, certo, e i PG vi capiteranno spesso. Ma quasi tutte le avventure partono, arrivano o transitano attraverso una città, ed è per questo che partiamo proprio da qui.

Pronti? E allora cominciamo!

Come scegliere la città principale della nostra avventura

Se ricordate, la settimana scorsa abbiamo detto che la nostra Arabian Dreams si svilupperà per la maggior parte nel regno di Shams. Sarà dunque Satie, la capitale del regno, a dare il via alla nostra storia, e sarà anche il fulcro delle indagini e di molte delle scene principali.

Come avete visto, però, io ho fatto una scelta basata su un’idea cardine, che rappresenta la storia che voglio narrare ai miei giocatori. Prima di scegliere quale luogo affrontare per primo, è bene avere in mente almeno una trama generale, anche solo qualche frase che ci permetta di visualizzare ciò di cui andremo a parlare; e che ci aiuti quindi a scegliere in quale parte del nostro mondo ambientare la storia.

Nel mio caso, questa idea di trama è rappresentata dal racconto La perla del deserto. Se però non avete ancora un’idea chiara per la vostra avventura o campagna, non temete, questo argomento sarà il fulcro del terzo episodio della nostra rubrica. Sarà online dalla prossima settimana e, volendo, potrete leggere prima quello e poi tornare indietro per dar vita alla vostra città.

Ma ora veniamo alla nostra Satie.

Satie: la splendente

Satie: la nostra città principale per questa avventura per D&d 5e
Satie: la nostra città principale per questa avventura per D&d 5e

Di Satie abbiamo detto che è una delle più antiche e ricche città delle Terre di Haya. Abbiamo inoltre precisato che ha un governo di tipo monarchico (rappresentato dalla principessa Saalima) e che fonda parte della sua sussistenza sul commercio di merci pregiate.

Come avete visto dalla mappa, Satie sorge sulla costa, vicino alla foce di un fiume. Questo le garantisce la possibilità di commerciare via mare con le terre della Caelonia e al contempo di soddisfare parte del suo fabbisogno con la coltivazione. È anche una delle poche zone del Regno di Shams a non essere afflitta dall’aridità del deserto, e questo spiega perché è stata scelta come capitale dai primi regnanti.

Ma cosa la contraddistingue, nello specifico?

Quando creiamo una città per un GdR, non dobbiamo mai dimenticarci che i nostri PG la dovranno vivere e sentire reale. Nulla ci vieta di progettare con minuzia la storia antica, l’economia e la politica del luogo, ma è importante che alla fine della nostra creazione la città risulti viva.

Mappa di Haya: un'avventura per D&d 5e
La mappa di Haya e la città di Satie, create per la nostra avventura per D&d 5e

Come fare, dunque?

La chiave è tenere a mente che i PG vorranno esplorare la città, entrare negli edifici e scambiare chiacchiere con gli abitanti. Acquisteranno merci e servizi, faranno domande alle personalità di potere e in generale cercheranno di sentirsi davvero immersi nel mondo. Parte del world-building emergerà in gioco, ma la fetta più grande servirà solo a noi master per tenere in piedi l’ambientazione.

Se abbiamo poco tempo, è sempre meglio concentrarsi prima sugli elementi che si interfacceranno direttamente con i PG. Il fatto che la città sia stata conquistata dai rashemi nell’anno 1200 dell’era del cammello ubriaco è affascinante, non lo nega nessuno; ma ciò che fa davvero immergere i nostri giocatori è il fatto che gli abitanti dei quartieri più alti parlano con un accento davvero caratteristico; o che mentre passeggiano per le periferie vengono spesso investiti da un aroma tutt’altro che gradevole.

Le cose che contano in un’avventura per D&d 5e

Suoni, odori, colori e sapori sono ciò che rendono la città memorabile per ogni giocatore (o quasi, ma i gusti dei pp non rientrano in quasi nessuna progettazione ben fatta). Ricordate dunque che quel PNG che biascica in modo davvero imbarazzante o quella torre particolarmente variopinta che svetta dai tetti e guida gli abitanti verso il centro della città saranno elementi che i giocatori ricorderanno, perché saranno caratteristici della vostra città e della vostra avventura.

Molti di questi nasceranno spontaneamente al tavolo, d’altronde l’improvvisazione è da sempre la nostra più valida e impareggiabile alleata. Ma non dimentichiamoci che spesso è anche capricciosa, e se vogliamo evitare che la fantasia ci abbandoni proprio nel momento cruciale è meglio essersi appuntati qualcosa prima di cominciare la sessione vera e propria.

Come fare a settare tutti questi dettagli in maniera efficace? La risposta, come al solito, ci viene dal Manuale.

Una vista di Satie, la capitale della nostra avventura per D&d 5e
Una vista di Satie, la capitale della nostra avventura per D&d 5e

Dal Manuale del Master: come aggiungere spessore a un’avventura per D&d 5e

Tra i tanti suggerimenti che il Manuale del Master ci mette a disposizione, quelli dedicati alla creazione degli insediamenti sono tra i più interessanti. La Wizards of the Coast ci regala infatti una serie di domande, pensate appositamente per farci ragionare in modo tridimensionale sulla nostra città. A queste, ho aggiunto alcuni dei quesiti che mi pongo solitamente quando creo un nuovo insediamento.

Si approfondiscono elementi politici, ovviamente, e anche religiosi ed economici. Ma ci sono anche moltissimi punti utili per rendere la città un luogo che respira a tutti gli effetti. Vediamo come utilizzarli mentre diamo profondità alla nostra Satie.

1: Qual è la sua funzione nel gioco?

Per quanto riguarda Arabian Dreams, Satie è il punto di partenza dell’avventura. Qui i PG toccano con mano la storia, apprendono qual è la loro missione e cominciano a indagare per ottenere informazioni sulla loro destinazione. Abbiamo quindi bisogno di renderla un luogo ricco di PNG, di opportunità e di risposte.

Le prossime domande ci aiuteranno a comprendere quali luoghi e situazioni approfondire, ma nel frattempo è utile segnarci i punti chiave che vogliamo far emergere. Nel mio caso:

  • Il palazzo reale, il luogo in cui si apre la nostra avventura.
  • La villa Sahih, luogo in cui i PG otterranno informazioni.
  • La biblioteca di Satie, il posto in cui i PG troveranno risposte a molte delle loro domande.
Una vista di Satie al tramonto | Arabian Dreams, un'avventura per D&d 5e
Una vista di Satie al tramonto | Dall’avventura per 5e Arabian Dreams

2: Quanto è grande? Da chi è popolata?

Satie è la città più grande del Regno di Shams. Conta circa 30.000 abitanti, la maggior parte dei quali appartengono alle razze umani (Mulan, Rashemi, Shou), elfi alti e gnomi. Ci sono anche piccole comunità di nani del deserto (o delle colline come sono chiamati nel manuale), di mezz’orchi e di halfling.

La popolazione gode di un livello economico e di istruzione medio-alto. Questo perché Satie è patria da sempre di grandi artisti, di matematici, saggi e calligrafi noti in tutto il mondo occidentale. Non mancano certo le periferie più povere, ma queste sono ridotte e la famiglia reale presta molta attenzione alla loro salute e tutela.

3: Che aspetto ha e quali sono i suoni e gli odori tipici? E i colori?

È circondata da mura bianche e caratterizzata di case basse e ville maestose. Nel cuore della città sorge il palazzo reale, che come avrete intuito prende ispirazione dal meraviglioso Taj Mahal.

Il bianco è il colore dominante, accompagnato dall’oro, dal rosso e dal blu che decorano cupole, colonne e porticati. Meravigliosi affreschi creati dai calligrafi arricchiscono le pareti del palazzo reale e delle ville più ricche.

Per le strade, è comune percepire l’intenso odore delle spezie, che colorano i banchi del mercato e impregnano gli abiti degli abitanti di Satie. La nota dolce dei datteri e dei fichi d’India si aggiunge al bouquet di odori della città. Ma non ci sono solo odori piacevoli, ovviamente e benché si tratti di una città molto pulita rispetto agli standard del medioevo europeo, il caldo estremo fa marcire in fretta la carne e la frutta; neanche i sofisticati sistemi di conservazione riescono a impedire che, nei giorni di forte vento, per le strade si diffonda l’olezzo tipico della decomposizione.

Il suono più caratteristico è il sottile gemito del vento che filtra attraverso i tetti e le colonne, e si insinua nei vicoli più stretti. Accompagnato dal crepitio dei rami seccati dal sole, che si contorcono per le strade e crepitano in mezzo alla sabbia.

L'interno della cupola del palazzo reale a Satie
L’interno della cupola del palazzo reale a Satie | Dall’avventura per 5e Arabian Dreams

4: Chi la governa? Chi detiene il potere? Fa parte di uno stato più grande?

Come abbiamo detto nello scorso episodio, Satie è governata dalla principessa Saalima Al Nahyan, unica figlia della regina Amira. Nei primi anni dopo la scomparsa di Amira, il regno è stato tutelato dal saggio sceicco Rashid Al Maktoum, che lo ha amministrato fino alla maggior età della principessa. Ora Saalima ha ventidue anni, e il suo governo è l’ottavo nella lunga dinastia degli Al Nahyan.

Satie è parte del Regno di Shams, di cui Saalima è formalmente regina (anche se tutti la chiamano principessa in rispetto alla dolorosa dipartita della regina Amira). Il suo è un regno di tipo feudale e ogni grande città di Shams è amministrata da uno sceicco fedele alla principessa.

5: Quali sono le sue difese?

La città è protetta da grandi mura immacolate e da enormi ed efficienti baliste, che un tempo la difendevano soprattutto dagli attacchi dal mare. Il deserto e le montagne, infatti, la separano dal resto del regno e la rendono difficilmente conquistabile via terra.

L’esperienza degli ingegneri e dei matematici della città le garantisce, da sempre, strumenti innovativi ed efficaci per debellare eventuali invasori. Come ad esempio le grosse catapulte che svettano ai margini delle mura e la miscela segreta di oli capace di bruciare anche per giorni interi senza esaurirsi.

6: Dove si recano i PG per trovare le merci e i servizi di cui hanno bisogno?

Nel cuore della città, a pochi passi dal palazzo reale, sorge il mercato più grande di Satie. Costituito per la maggior parte di ampie tende mobili e di bancarelle, offre la scelta più ricca e variegata del regno di Shams. Spezie, attrezzature, cibo e vestiti, armi e armature. Al mercato di Satie è possibile trovare praticamente di tutto. A patto di avere molto tempo libero e tanta anzi tantissima voglia di contrattare.

7: Quali templi e altre organizzazioni svolgono un ruolo prominente?

Sto preparando una puntata interamente dedicata alla religione del Regno di Shams (sarà probabilmente la sesta o la settima in ordine di pubblicazione), quindi per il momento mi limito a dire che a Satie sono presenti molti templi dedicati al culto ufficiale, chiamato Kuliya. La Kuliya è però una religione tollerante, e alcune minoranze etniche hanno dato vita ai piccoli templi per onorare i propri dei.

Sono inoltre presenti una gilda dei mercanti (che tra le altre cose gestisce i rapporti con il regno di Riah), una guardia cittadina e una gilda degli studiosi. Quest’ultima riunisce tutti i saggi e gli artisti di Satie sotto il vessillo della conoscenza, e si riunisce nella Grande Biblioteca Reale.

Uno dei templi della kuliya
Uno dei templi della Kuliya presenti a Satie | Dall’avventura per 5e Arabian Dreams

8: Quali elementi fantastici la distinguono da una città ordinaria?

Oltre che per la religione praticata nel Regno di Shams, Satie si contraddistingue per la particolare forma di magia che permea i suoi confini. La capitale è infatti l’unico luogo, in tutte le Terre di Haya, in cui si possono trovare antichi affreschi e murales infusi di fili di magia. Si tratta di opere di irripetibile bellezza, create attraverso l’arte della calligrafia. Gli studiosi li preservano come fossero reliquie e li studiano in cerca della verità sulla loro origine e sul loro scopo.

È da queste opere che i calligrafi della città hanno sviluppato la loro arte calligrafica, e anche se nessuno di loro è mai riuscito ad eguagliarne la magia e la bellezza, questi sono un continuo sprone alla ricerca e alla sperimentazione artistica.

9: Perché ai PG dovrebbe importare di questa città?

E veniamo infine alla nona e ultima domanda di questa progettazione: cosa la rende così importante per l’avventura e per i giocatori? Come abbiamo visto, Satie è il luogo di partenza della nostra storia, ma non è questo l’unico motivo per cui è così essenziale. La capitale rappresenta infatti il perno intorno al quale si svilupperà la nostra trama. La sua storia, le sue origini e perfino la sua strana e caratteristica magia infusa nella parole scritte verranno investigate lungo il corso dell’avventura, e sarà (si spera) il suo fascino un po’ orientale a rimanere impresso nei giocatori.

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E questo, miei cari lettori, è tutto almeno per ora. La settimana prossima ci ritroveremo su questi lidi e parleremo di trame e di storie, e di come rendere la nostra avventura un racconto indimenticabile.

Nel frattempo, però, il mio invito è di farmi sapere la vostra. Come create le vostre città? Come le rendete vive e vitali? Sono curiosa, penso non esista nulla di più bello del conoscere altri punti di vista e dell’arricchirsi dalle esperienze altrui.

Ci leggiamo presto!

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